La testa ben fatta
Dal 7 al 15 luglio 2019 oltre sessanta studenti provenienti dai licei dell’Istituto Sociale di Torino, dal Leone XIII di Milano e dal Gonzaga di Palermo, hanno preso parte a quattro esperienze estive a Gressoney St. Jean, presso Villa Belvedere.
Nelle prime righe del libretto degli Esercizi spirituali, Sant’Ignazio chiarisce subito che “non è il sapere molto che sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e gustare le cose internamente” (Ignazio di Loyola, Esercizi spirituali). È forse questa l’espressione che riesce meglio a descrivere i giorni trascorsi a Villa Belvedere.
Molte sono state le occasioni per sentire e gustare le cose internamente nelle quattro proposte del programma coordinate da professori delle tre scuole e ospiti esterni. Ma anche nei brevi spunti di riflessione offerti al mattino in cappella da P. Nicola Bordogna S.I., Alessandra Di Niro, il sottoscritto e altri professori, nei momenti di condivisione in piccoli gruppi o, dopo cena, attorno a un falò cantando a squarciagola in allegria.
Il JesMat: l’eccellenza in matematica, coordinato dal prof Samuele Mongodi del Politecnico di Milano e membro dell’Unione Matematica Italiana e i proff. Carmelo Arena, Federico Manganaro e Marco Tagliaferro, pensato per coltivare i talenti, potenziare le competenze, allenare alle competizioni matematiche nazionali e internazionali.
A Gressoney, ormai da 2 anni, è stato avviato il progetto del JESMAT.
Valentina Corvino, III scientifico A
Questo progetto non è altro che un modo di vedere la matematica da un diverso punto di vista, diciamo da un punto di vista meno scolastico.
Si fa lezione, si fanno esercizi, esperimenti, si cerca di capire il perché delle cose, si approfondiscono alcuni argomenti e se ne fanno di nuovi.. ma tutto questo in un clima rilassato, quasi giocoso direi. Così la matematica, che può sembrare una materia noiosa, astratta e complicata, rimane complicata ma può diventa più divertente e concreta.
Tutto questo è poi calato nel clima di Gressoney, con le montagne che fanno da sfondo e tante nuove amicizie che si stringono tra un pranzo insieme o una partita di pallavolo o una caccia al tesoro un po’ particolare.
Il percorso Studio e sport, coordinato da diversi professori delle tre scuole -tra cui Michele Caprioli e Simona Cattaneo – pensato per favorire il recupero/potenziamento in materie umanistiche, scientifiche e linguistiche.
I ragazzi, seguiti da alcuni insegnanti dei licei di Torino, Palermo e Milano, avevano a disposizione tre moduli giornalieri da un’ora e mezza ciascuno più un modulo di sport. Per molti è stata un’occasione preziosa per chiarire dubbi e colmare lacune accumulate durante l’anno scolastico e per crescere nelle relazioni interpersonali.
Gressoney, oltre ad essere stato il luogo ideale per studiare durante le vacanze estive, è stato un luogo dove ho potuto incontrare gente e viverci come se fosse la mia famiglia dal momento che eravamo tutti nella stessa casa.
Edoardo Carreri, IV scientifico C
Montagna e sfide: accostarsi al mistero della natura
Un’esperienza di immersione nella natura, tra sport, spiritualità ed ecologia, per accostarsi al mistero che unisce terra e Cielo attraverso attività come arrampicata sportiva, trekking d’alta quota con campeggio notturno in tenda, mountain bike, scrambling, meditazione, coordinata dal prof. Paolo Biscardini, Andrea Castelli e P. Nicola Bordogna S.I..
Anche quest’estate ho voluto partecipare all’esperienza di Gressoney di cui sono rimasta ancora una volta entusiasta. Con una decina di ragazzi, abbiamo provato a vivere in comunità affrontando i nostri limiti col desiderio di raggiungere l’obiettivo, nel nostro caso rappresentato dalla vetta. I moduli di sport giornalieri ci hanno insegnato l’importanza del fidarsi dell’altro, specialmente per l’arrampicata.
Claudia Montella, III classico
Nel complesso, personalmente, non è stata un’esperienza del tutto facile ma ricca di condivisione e di riflessione personale. Per fare ciò è stato un continuo mettersi in gioco con gli altri riuscendo a sentirsi liberi e ad ascoltarsi interiormente. Questo mi ha consentito di lasciare fuori i problemi, le ansie, gustando la bellezza della natura e lasciando la mia vita nelle mani degli altri essendo legati da una corda. Il cammino e il pernottamento sono state le sfide che ho apprezzato di più. Gressoney, infine, è un’occasione per scoprire qualcosa di se stessi e per conoscersi meglio. Personalmente ho capito che non dobbiamo guardare solo i nostri limiti perché sempre ognuno di noi ha delle qualità che non crede di avere.
Debate e Rap
Un corso sulle abilità della comunicazione, la logica, per imparare ad argomentare secondo la tradizione dell’oratoria classica e dei Gesuiti. Il corso è stato tenuto dalla prof. Margherita Giambi del Leone XIII e dal prof. Vito Chiaramonte del Gonzaga.
Una seconda parte è stata coordinata dalla dott.ssa Flavia Trupia, esperta di comunicazione, retorica e public speaking, e dal rapper Amir Issaa.
L’esperienza di debate e rap a Gressoney è stata fantastica e innovativa. L’arte del dibattito è particolare e molto coinvolgente. Ho imparato ad approcciarmi con il pubblico, a sentirmi più sicura e a credere nelle mie capacità. Grazie a quest’esperienza ho avuto la possibilità di mettermi in gioco e imparare l’arte della retorica. Una piccola parte dell’attività di debate è stata dedicata al rap, genere musicale che interessa soprattutto ai giovani; ho imparato che si può discutere di argomenti delicati e importanti anche attraverso rime e strofe rappate.
Greta Meloni, III scientifico A
Grazie al debate e rap sono riuscita ad esprimermi al meglio, divertendomi moltissimo. Non vedo l’ora di poter rivivere quest’esperienza.
Tutto questo è stato Gressoney estate 2019: un’esperienza di comunità, studio, sport, divertimento e scoperta di se stessi.
Prof. Giuseppe La Mela SJ