L’infaticabile fratello
Il sito news.gesuiti.it dedica questo articolo alla figura del Fratello gesuita, grazie al quale ieri come oggi, possono essere portate a termine le numerose attività di case e province.
(dal sito news.gesuiti.it)
Nella Compagnia di Gesù non tutti i membri sono sacerdoti, alcuni di essi sono fratelli.
Chi differenza c’è tra un padre ed un fratello? I padri hanno ricevuto l’ordinazione sacerdotale mentre i fratelli sono dei laici consacrati, quindi persone che hanno scelto di dedicare la loro vita al servizio, all’interno della Compagnia non dunque da sacerdoti.
Sono comunque vincolati ai voti di povertà, castità e obbedienza, non possono ovviamente celebrare la Messa ma svolgono una serie di compiti indirettamente legati ad essa, portando l’eucarestia o preparando l’occorrente per il sacerdote.
In passato i fratelli erano una componente molto numerosa nelle province della Compagnia di Gesù, almeno fino alla prima metà del Novecento, quindi con la trasformazione della società moderna il loro numero è diminuito.
Grazie all’infaticabile lavoro dei fratelli era assicurata la gestione di residenze, case di esercizi, collegi.
Essi infatti erano impegnati nelle più disparate incombenze, spesso forieri anche di precedenti esperienze maturate prima dell’ingresso in Compagnia.
Per ogni collegio o casa vi era almeno un fratel cuoco in cucina, un fratel sarto invece lavorava alacremente sia per riparare e sistemare le divise dei convittori e anche quelle dei confratelli della stessa comunità.
Se la comunità disponeva di automobile, ecco che in un piccolo garage si adoperava fratel meccanico, sempre pronto a cambiare qualche pezzo rotto o a sostituire una ruota bucata.
Lampadina da cambiare? Dispensa da rifornire? Nell’ordine provvedeva il fratel elettricista o quello dispensiere, incaricato anche dei rifornimenti per la preparazione di pranzi e cene, spesso svolgeva lui la mansione di cuoco.
Alcuni sono stati anche esperti calzolai, muratori, mettendo al servizio della Compagnia le competenze ed il mestiere dei propri parenti.
Infine, per collegi o noviziati circondati da giardini e parchi, era sempre presente il fratel giardiniere.
Nella stessa casa, non sempre erano presenti più di due o tre fratelli, quindi chi lo era spesso diventata un tuttofare.
Alcuni fratelli sono passati alla storia per le loro particolari doti artistiche, Fratel Pozzo vissuto nel XVII secolo ad esempio, è ricordato per affreschi e progettazioni, più recentemente Fratel Venzo è stato un altro pittore e scultore molto apprezzato in Italia e all’estero.
L’alacre lavoro veniva puntualmente riconosciuto nelle consulte di casa e – ad ogni fratello – giungevano i ringraziamenti del p. Provinciale e del p. Generale in occasione dell’anniversario di 50 o 60 di vita religiosa all’interno della Compagnia di Gesù.
Maria Macchi