Tempo del lavoro e tempo della famiglia
(fonte: Ex-News 03-2018)
I mesi estivi che abbiamo da poco finito di trascorrere ci hanno riservato molte gioie oltre al bel tempo o alla lunga permanenza in località di villeggiatura.
La pausa estiva ha permesso a madri e padri di gustarsi a pieno le proprie creature così desiderose di passare qualche ora all’aria aperta con noi genitori.
Situazioni di svago come quelle appena descritte danno la possibilità di conoscere meglio i nostri figli e poterli apprezzare anche per i loro piccoli gesti che nella baraonda del pieno autunno o inverno ci scappano troppo velocemente sotto gli occhi.
L’estate è inoltre ͞terreno fertile͟ per nuove promesse come il trattarsi meglio o il considerare i nostri figli come dei piccoli ometti.
Abituiamoci a parlare ai bambini come se fossero dei piccoli adulti; non pensiamo che non abbiamo ancora il dono dell’intelletto o dei gusti propri. Ascoltiamo ciò che le nostre mogli ci dicono e poniamoci nella giusta prospettiva che ci permette immediatamente di considerare la donna come la porta di accesso alla vita oltre che la prima fondamentale educatrice anche per l’uomo.
Esprimiamo coi fatti la volontà di essere presenti in famiglia portando alla luce il nostro coraggio di diventare padri.
Senza sottovalutare la differenza dei ruoli, ricordiamoci la soddisfazione che la madre sperimenta nel rapporto con il bambino nel primo anno di vita è la base su cui lei fonda la sua autostima. Le coccole che il bambino riceve nel primo anno di vita aiutano ad incrementare il senso di sicurezza che viene avvertito come uno stato di benessere proprio anche a livello corporeo.
Attività semplici come la percezione del battito cardiaco e il respiro diventano ricercate come il sollievo che venerà il ciuccio. Il genitore, grazie alla sua vicinanza fisica, rende il mondo un luogo sicuro e confortevole in cui il bambino inizia ad accumulare le sue prime esperienze di vita vissuta. Dopo che il bambino è stato sfamato, pulito e tranquillizzato è pronto per esplorare il mondo sostenuto da una fiducia in se stesso che lo aiuterà per molti anni.
Il ruolo dei genitori è importante per entrambe le parti.
Mentre la donna si pone come nido per accogliere la nuova dolce creatura, l’uomo con grande senso protettivo custodisce il nuovo mondo che intorno alla famiglia si sta piacevolmente creando.
Ormai viviamo fortunatamente in una parte di mondo in cui la salute fisica è adeguatamente tutelata.
Molto spesso però non lo è quella psichica che provoca nel bambino un senso di instabilità a causa della scarsa presenza dei genitori che sottovalutano l’importanza della loro vicinanza e di semplici coccole.
Può succedere che le famiglie delle madri e padri di oggi non siano così numerose come quelle del passato che permettevano alle figlie femmine di accudire fratelli, sorelle e cuginetti come se fossero loro le vere madri. Ciò permetteva sicuramente una facilità di apprendimento unita ad una dimestichezza che tornava sempre utile nel passaggio a madri.
Le famiglie numerose hanno diversi vantaggi e uno di questi è che si fa molto di più il bene del figlio dando a lui fratelli e sorelle piuttosto che iscrizioni a corsi di danza, arti marziali, nuoto, equitazione e cucina.
Il miglior contributo che i padri possono dare è quello di far sentire ancora più importanti le madri che sono realmente l’unico interlocutore per i bambini appena nati capendo che a lui è riservato quasi esclusivamente il ruolo di non-protagonista della scena familiare.
Gli uomini per le donne sono più importanti di quanto si pensi. La donna, crescendo come tale e come madre, cerca inevitabilmente e con grande bisogno conferme di sé nello sguardo maschile.
Non penso che la famiglia sia così tanto in crisi. In fondo al cuore di tutti c’è del buono e reputo che sia molto più facile poter condurre una vita equilibrata e incentrata su solidi valori piuttosto che essere in balia di sbandate e derive.
Bisognerebbe riuscire a voler canalizzare più energia nella pratica del sacrificio per rendere gli altri più felici partendo da piccole e semplici situazioni come la pratica del sorriso e della gentilezza.
Così facendo potremmo recuperare quella dolcezza e serenità che nella nostra quotidianità spesso sono mancanti.
Non lasciamo che sentimenti come l’orgoglio e l’invidia rovinino il genere umano che è stato donato a noi da chi voleva solo il nostro bene. Diventare grandi è un’avventura di cui spesso, una volta adulti, si dimenticano i pericoli, le paure e le incertezze che l’hanno accompagnata.
Un buon clima familiare è fondamentale per lo sviluppo di un bambino fin da quando è ancora nella pancia della madre. La serenità con cui noi genitori riusciremo ad affrontare le situazioni durante la crescita dei nostri figli sarà il vero valore aggiunto.
Quindi cari genitori, prepariamoci per tempo ai molteplici malanni invernali che i nostri piccoli sicuramente porteranno a casa da asilo e scuole materne per utilizzarli come unici momenti per stare con loro sotto le coperte a coccolarli!
Stefano Devecchi Bellini