Una serata a fumetti
(fonte: Ex-News 02-2019)
Le definizioni di “fumetto”
Alcune cose le releghiamo al mondo dei bambini, come i fumetti, che, però, per tanti di noi, sono stati il primo esercizio di lettura.
La serata organizzata in Associazione Ex Alunni, per Democo, dal Consigliere Sandro Ubertazzi (architetto, già professore alla Facoltà di Architettura a Firenze) è stata davvero speciale perché ci ha mostrato in modo vivace e accattivante come il mondo delle “strisce disegnate”, con il testo nella nuvoletta, sia una vera e propria forma di letteratura.
Massimo Chiodelli ci ha raccontato la sua esperienza personale: nonostante sia oggi apprezzato come un bravo architetto, già dai tempi del Politecnico dove si è laureato, è forse ancor più noto come “quello che disegna i fumetti”!
Ha raccolto poi la parola Loris Cantarelli (noto editore del settore) che ha ripercorso la storia del fumetto, dalle sue radici più antiche sino ai giorni nostri (in questo senso, la colonna traiana è un fumettone… difficile però da ristampare).
Certamente lo sviluppo “moderno” nato negli USA ha molto condizionato la nostra idea di “fumetto” ma è stato davvero sorprendente scoprire quante specialità si trovino anche nel nostro mondo: il fenomeno dei “manga” giapponesi, ad esempio, che si legge al contrario o i fumetti cinesi con tutti i problemi di traduzione in ideogrammi, anche dei rumori, o i diversi modi di rappresentare “l’azione” o il “rumore” di quell’azione.
E l’Italia? Abbiamo scoperto che, in alcuni casi, siamo stati un’avanguardia come nel fotoromanzo (un vero e proprio pre-fumetto) oppure nelle storie di Topolino. Nel classico, poi, rappresentiamo casi di successo di lungo respiro, come testimoniano “Tex” o “Diabolik” solo per citarne due.
Comunque continuiamo a costituire un’eccellenza, sia dal punto di vista editoriale che per gli autori. L’altra sera ne abbiamo conosciuti due. Paolo Bacilieri ci ha mostrato alcuni suoi disegni tratti da opere già pubblicate (“Tramezzino” e “FUN”). Disegni con un accento architettonico davvero bello, soprattutto nelle tavole dedicate a Milano o i paesaggi di New York! Particolarità? Che nel disegno, con un po’ di fantasia, palazzi e monumenti si spostano dove si vuole, nello spazio e nel tempo…
Poi è stata la volta di Aldo Di Gennaro (storico disegnatore de “il Corriere dei piccoli”): ci ha spiegato che, a differenza di altri, egli non è autore, cioè realizza i disegni per le idee di altri (salvo poche eccezioni).
Questa specificazione è la cifra dell’umiltà e della simpatia con la quale ci ha fatto vedere alcuni disegni realizzati nella sua carriera.
Tutti sono rimasti a bocca aperta per la bellezza di quelle opere d’arte, dove l’utilizzo del colore per rendere allo spettatore la magia della luce è certamente frutto di una sensibilità superiore.
Ho chiuso io l’incontro perché il nostro presidente era impegnato; il ringraziamento rivolto ai nostri ospiti è stato sentito e sincero.
Essi ci hanno intrattenuto con competenza, spontaneità e allegria per più di due ore, facendoci conoscere a fondo un modo, un registro comunicativo ultramoderno… Tra l’altro, WhatsApp e le chat dei telefonini che usiamo tutti giorni come ci mostrano i messaggi?
Il pubblico numeroso ha partecipato immerso nei ricordi, ma senza perdere una parola di questa serata speciale.
Massimiliano Cattano